TERAMO – 30,5 milioni di euro all’Abruzzo per risanare i danni provocati delle emergenze atmosferiche degli scorsi mesi di febbraio e marzo: danni che avevano spinto l’esecutivo a dichiarare lo “stato di emergenza” nelle aree colpite. Per questo, commenta in una nota la CNA regionale, i fondi assegnati alla regione andranno a coprire interventi di risanamento “a 360 gradi”: ripristino di edifici pubblici strategici e dei servizi essenziali danneggiati (inclusi quelli sanitari), scuole, beni culturali, infrastrutture elettriche, del gas, idriche e fognarie, delle telecomunicazioni, dei trasporti, viarie, sistemazione idraulica ed idrogeologica a tutela della pubblica incolumità. Primo atto del provvedimento, la nomina di un commissario delegato alla realizzazione di tutti gli interventi, nella persona di Carlo Giovani, ingegnere, dirigente del Servizio prevenzione dei rischi di Protezione civile della Regione Abruzzo; opererà a titolo gratuito, avvalendosi, secondo il testo del decreto, «dei Sindaci dei comuni interessati dagli eventi meteorologici, delle Province interessate, nonché delle strutture organizzative e del personale della Regione Abruzzo». Una straordinaria opportunità per il risanamento idro-geologico della regione, ma anche di lavoro per le nostre imprese di costruzioni. A dare corpo alle speranze della Cna abruzzese, «per il rilancio di un settore in forte debito d’ossigeno, e soggetto più di ogni altro tanto a una pesante restrizione del credito che alla cessazione di attività, è la delibera del 26 maggio scorso del dipartimento della Protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri. Un atto che assegna all’Abruzzo 30,5 milioni di euro per risanare i danni provocati delle emergenze atmosferiche degli scorsi mesi di febbraio e marzo. Secondo il decreto, che prevede anche l’assegnazione di contributi per l’autonoma sistemazione delle famiglie che hanno perduto la propria abitazione, il commissario designato – dal momento della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 4 giugno scorso con il numero 127 – ha sessanta giorni di tempo per mettere a punto un piano dettagliato degli interventi. Interventi che non saranno assoggettati a procedure ordinarie, una volta ottenuta l’approvazione definitiva della Protezione civile. Per la Cna abruzzese, come detto, si tratta di una straordinaria opportunità anche per le imprese del settore delle costruzioni, ovvero uno dei più intensamente segnati dalla crisi degli ultimi anni, e tra i più esposti alle difficoltà di erogazione del credito.
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